Dal 2 dicembre 2015 al 22 febbraio 2016 si tiene a Urbino, nelle Sale del Castellare (Piazza Duca Federico – Adiacenti all’ingresso della Galleria Nazionale delle Marche – Palazzo Ducale), la mostra ILARIO FIORAVANTI “Gloria in excelsis Deo”, curata dall’architetto Marisa Zattini. Una rassegna dedicata ad un corposo nucleo di opere in terracotta policroma sul tema natalizio, voluta da Vittorio Sgarbi, Assessore alla Rivoluzione, Cultura e Agricoltura del Comune di Urbino. La città si veste, così, ancor più “a festa” rendendo omaggio ad uno dei più originali protagonisti della scultura italiana del XX secolo.
«Conosco l’opera di Ilario Fioravanti da molti anni. Fioravanti è uno scultore di Cesena, nato nello stesso anno di mio padre, il 1922; l’ho cercato nel suo studio, stimolato da Giovanni Testori, il grande scrittore e
critico che, per gli artisti contemporanei, aveva una sensibilità speciale ed era in grado di individuare valori veri in mezzo a tanti fasulli o inventati. Quando l’ho incontrato, Fioravanti stava mettendo insieme blocchi di creta per comporre figure che, pur essendo religiose, mostravano comunque un aspetto caricaturale. […]». Così scriveva nel 2003 Vittorio Sgarbi per introdurre la mostra di Ilario Fioravanti allestita a Spoleto in occasione del Festival dei due mondi e trasferita, poi, a Matera nella Chiesa del Carmine.
A dodici anni di distanza altre opere di Ilario Fioravanti “rivivono” la loro scena qui, ad Urbino. Quando si osservano queste terrecotte policrome di arcaica bellezza, dove l’artista ha preservato integra l’essenza di una fragrante religiosità popolare, nella memoria rivivono i modelli di un Niccolò dell’Arca, di un Guido Mazzoni dove «è
il sentimento popolare della religione, nella ruvidezza e nella mutevolezza della materia, nella schiettezza
elementare della forma, a emergere come una spontanea preghiera» (Vittorio Sgarbi).
«L’arte non è la realtà. È un’emozione, un mutamento, una trasformazione degli elementi. Mutare quello
che noi percepiamo e filtriamo. […] L’arte non è vedere, fare una cosa com’è, ma il gesto di far vedere,
un’operazione più profonda. Nell’arte, nella mia arte, ci deve essere un’attrazione. Fare scultura, così
come realizzare un’opera d’arte, non è proporre la realtà fotografica, ma è invece reinventare», così
scriveva Ilario Fioravanti nel 2007.
Filo conduttore di questo evento è il tema, sempre rinnovato, del Natale. Quell’Annuncio che risuona nella
profondità del Tempo e perennemente riecheggia, nonostante tutto e tutti. ILARIO FIORAVANTI (Cesena 1922-
Savignano sul Rubicone 2012) in modo poetico e inconfondibile ha saputo, nell’arco di una vita, reinterpretare
questo tema declinandolo fra annunciazioni, presepi, angeli, pastori, re magi, piatti istoriati, ciotole ad ingobbio,
frammenti di affreschi, disegni e appunti tratti dagli inediti diari. Un tema cardine del quale possiamo fare
perenne memoria. «Da quando ho cominciato a lavorare, durante il periodo natalizio, ho iniziato una serie di
incisioni… e ora continuo, anche con altri manufatti, questo tema… un momento di gioia da donare agli altri…
un dono». Sono parole intime, dal tono confidenziale, queste di Ilario Fioravanti che ci partecipano il suo stato
d’animo, di uomo e di artista, di fronte ad un evento magico e straordinario qual è il Natale. Il pathos religioso
emerge limpido e cristallino anche nel dialogo fra l’artista e S.E. il Nunzio Apostolico Monsignor Pietro Sambi,
documentato nel video del 2007 realizzato dalla curatrice – in veste di regista (edizioni multimediali Il Vicolo
editore) – nella Chiesa di Montetiffi, nel Montefeltro, congiuntamente a quello che storicizza il dialogo fra il Nostro
e il sodale amico Tonino Guerra, svoltosi nell’Oratorio della Madonna della Misericordia, a Pennabilli.
Il Catalogo, edito per i tipi de IL VICOLO [editore], documenta tutte le opere in mostra, i testi istituzionali,
critici e le poesie sui temi natalizi, selezionate, o composte ad hoc, a corredo dei diversi momenti tematici
delle opere in mostra.
Ingresso mostre: Oratorio San Giuseppe / Sale del Castellare
Costo unitario biglietto intero Sala del Castellare € 6,00*
“ “ “ Oratorio di S. Giuseppe € 2.50
“ cumulativo per le due sedi € 7,00*
* I biglietti potranno essere acquistati in prevendita e daranno, al visitatore,
il diritto di ricevere uno sconto del 30% per l’ acquisto dei prodotti presenti al Book Shop
ATTENZIONE: Le Sale del Castellare (dove è allestita la mostra di Ilario Fioravanti) sono in Piazza Duca Federico, e non sono da confondersi con l’adiacente Galleria Nazionale delle Marche – Palazzo Ducale, che è un museo statale e ha un proprio biglietto di ingresso che non rientra nella promozione legata alla mostra dedicata a Fioravanti.
Informazioni: 0722 – 2613 / turismo@urbinoservizi.it / iat.urbino@provincia.ps.it