LE CENTO E PIÙ CHIESE
Le meraviglie delle strutture religiose
Gli antichi borghi, cuore storico di Colli al Metauro, sono caratterizzati da una fiorente tradizione religiosa, che è germinata nei secoli in un grande numero di chiese, ricche di storia e di opere d’arte inaspettate. Basti pensare che la sola Saltara si vantava del nome di “città delle cento chiese”, ma anche gli altri paesi non erano da meno. Proprio a Saltara sorge una delle strutture più affascinanti: la Chiesa del Gonfalone, fiore all’occhiello della città, riaperta nel 2014 dopo un attento lavoro di restauro che ha riportato alla luce l’affresco del Giudizio Universale, posto sopra l’ingresso, che raffigura con forte gusto evocativo la pesa delle anime che alla fine dei tempi decreterà la salvezza o la dannazione. Presenti anche una bellissima tela della scuola del Perugino, la Deposizione della Croce, e un soffitto a cassettoni con stuccature in gesso dipinte a mano. All’interno della chiesa, oggi usata come sede di eventi culturali, sono inoltre conservati dei bellissimi mosaici appartenenti ad un’antica domus romana. Tra le altre chiese a Saltara colpiscono lo sguardo l’imponente facciata arancione di Celestino, che si impone alla vista appena si giunge al paese, e l’affresco del Bellinzoni nella Chiesa della Fonte, osservando il quale sembra d’immergersi in una corte rinascimentale.
Nella vicina Serrungarina si segnala invece la Chiesa Parrocchiale di S. Antonio Abate, che ospita al suo interno le pregevoli opere di due artisti della zona: una tela del fanese Presutti e una del forsempronese Guerrieri, rappresentanti rispettivamente “L’immacolata Concezione” e la “Visitazione”. Ma le chiese fioriscono anche fuori dalle mura, come la cinquecentesca Chiesa di Sant’ Apollonia al centro della meravigliosa frazioncina di Bargni. Arrivando in cima a Montemaggiore invece, nella piazza principale l’imponente chiesa di Santa Maria del Soccorso, di origini quattrocentesche, ospita un’interessante “Ultima Cena” in stile barocco.