Il borgo antico, antecedente il IX secolo, sorge su di uno sperone roccioso nella vallata del Marecchia, in un territorio conosciuto per la produzione dell’Ambra di Talamello, il famoso formaggio di fossa, stagionato appunto in fosse di tufo, alcune delle quali visitabili.
Pur essendo di piccole dimensioni, conserva opere di grande interesse tra le sua mura. Nella cella del cimitero una pregevole serie di affreschi di Antonio Alberti da Ferrara, ordinata dal vescovo Giovanni Seclani nel 1437, mentre nella chiesa parrocchiale, Santuario di San Lorenzo, è un crocifisso di scuola giottesca, attribuito originariamente allo stesso Giotto, ma in seguito definito come opera del suo allievo Giovanni da Rimini.
A Talamello è visitabile anche un museo di arte contemporanea, dedicato a Fernando Gualtieri, artista talamellese di fama mondiale, che donò alla città 40 delle sue opere.